Passo molto tempo sul divano… e perdo la memoria!

Da anni la comunità scientifica è impegnata a studiare il legame tra SEDENTARIETA’ e RISCHI per la SALUTE.

Alcuni recenti studi suggerisco che lo stile di vita sedentario potrebbe persino rappresentare un fattore di RISCHIO nello SVILUPPO del DECLINO COGNITIVO legato all’età.

Per funzionare in modo corretto, il cervello deve essere adeguatamente irrorato di sangue, così da promuove lo sviluppo di nuovi neuroni e ritardare il deterioramento cognitivo.

Il declino cognitivo produce l’atrofia di un’area cerebrale chiamata lobo temporale, coinvolta nei deficit di memoria e nella malattia di Alzheimer.

Si stima che il 13% dei casi di Alzheimer nel mondo possa essere attribuito a uno stile di vita sedentario.

Un recente studio condotto dall’Università della California ha analizzato gli effetti dello stile di vita sedentario sulle aree legate alla memoria.

A tale scopo, gli scienziati si sono concentrati non solo sul tempo impegnato nell’attività fisica, ma anche sulle ore che un soggetto sano trascorre seduto.

Sono stati coinvolti 49 soggetti sani che, dopo aver completato una serie di questionari sul grado di attività fisica e il tempo trascorso da seduti, sono stati sottoposti a una risonanza magnetica e ad alcuni esami neuropsicologici.

Tramite questi, si è potuto osservare lo spessore della corteccia cerebrale e il rendimento di alcune funzioni cognitive come la memoria.

Si è scoperto che le abitudini sedentarie, sono correlate a un assottigliamento della corteccia cerebrale in alcune aree legate alla memoria.

Quale risulta quindi essere la migliore strategia per ridurre tale rischio secondo la comunità scientifica?

Sicuramente, la riduzione del comportamento sedentario e l’incremento dell’attività fisica sono fattori essenziali per ridurre il rischio di declino cognitivo, favorire la neurogenesi e l’aumento dei neurotrasmettitori.